Archivio per giugno 2010

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😀

Due!

Compie oggi 2 anni “zaku”.

Grazie a chi lo segue regolarmente ed a chi si ritrova a passarci per caso.

V. Signor zakunin, progetti per il futuro del blog?

Z. Mha, signor Vespa, avevo pensato ad un cambio tema, alla migrazione su un dominio di secondo livello, ad una rivisitazione grafica; in realtà non farò nulla di tutto ciò: la veste grafica che scelsi un paio di anni fa continua a piacermi e, nel tempo, l’ho arricchita adattandola al tema corrente che, nel suo essere minimalista-ma-non-troppo, ha apprezzabili doti di usabilità e chiarezza. Il blog è ben indicizzato e, per quanto riguarda quel che scrivo, il percorso in atto è quello della vita e continuo a credere che in questa “un bloggino, ci stia a palla”(cit.).

V. Ed i social network?

Z. Faccialibro e derivati continuo a trovarli troppo invasivi, noiosi e poco utili per esprimere se stessi. Certo a quest’ora avrei 500 amici (e me ne vanterei con gli amici), 1000mila messaggi in bacheca, apparterrei ad un centinaio di gruppi e terrei contatti con gli aborigeni d’australia. Continuerò a boicottarli con fare spocchioso considerandoli eventualmente solo per fini promozionali nel remoto caso decidessi di aprire una qualsivoglia attività.

V. Una attività? come il nostro Presidente del Consiglio?

Z. Certo, solo più stronzo.

V. Ma un plastico, ce l’abbiamo?

Z. E come no? casa zakunin!

V. Auguri e grazie!

Z. A lei.

(…)

Per un momento ghe go sperà…

 

monte grisa: formaggino e tromba d'aqria

la tromba d'aria e il formaggino (ricostruzione)

 

Sopra una delle colline più alte che sovrastano il golfo di Trieste, c’è una delle costruzioni più orrende che mai si siano viste sulla faccia della terra. E’ una chiesa, o meglio, quello che viene definito il “tempio mariano” di Monte Grisa. Venne fatto edificare dal vescovo della città nel dopoguerra per onorare una promessa fatta al suo dio: se Trieste non fosse stata (ancora) bombardata, avrebbe costruito un tempio in onore della madonna. Per fortuna il bombardamento non ci fu; sfortunatamente assegnarono l’incarico ad un tal ingegner Pagnini che pensò bene di ricoprire la sommità del monte con una colatona di cemento armato a forma di formaggino mozzicato.

Negli anni l’opera perse gran parte della copertura e svariati pezzi a causa della bora a cui evidentemente, come alla maggior parte dei triestini, la costruzione provoca acidità di stomaco ed “insane” voglie iconoclaste.

Ieri mattina, fermo ad un semaforo delle rive, mi accorgo che sopra la chiesa una nube stava prendendo una forma ad imbuto: si allungava e scendeva fino a toccare terra proprio nei pressi del manufatto. Così ho cominciato a sperare di veder volar via quell’orrore come la casa di dorothy del mago di Oz. Già immaginavo i titoli dei giornali ed i brindisi per celebrare la scomparsa di una delle tante, troppe, brutture architettoniche della mia città che, in questi ultimi anni, sono andate aumentando: il porta cd luminoso ed il muro del pianto in piazza Goldoni, la pista di atterraggio per ufo in piazza Unità d’Italia, la spianata di Piazza Vittorio Veneto, Piazza “cuboni” Venezia.

La speranza è durata pochi secondi: il tempo che scattasse il verde semaforico e ricevessi la strombazzata dalla macchina di quello dietro, che la nube stava già risalendo.

Vauro

Da “il manifesto” del 10 giugno 2010.

Lost: la ricetta

Ieri sera mi sono sciroppato l’ultima puntata di LOST: dopo aver visto le prime cinque serie la scorsa estate, ho aspettato pazientemente la fine della sesta scaricandola poi grazie ai soliti blog warezzoni ed all’ausilio  dell’impareggiabile jdownloader (io ho scaricato lo zip ma qui c’è una guida per installarlo su ubuntu usando un comodo repo ppa); quest’ultimo consigliatissimo programma, permette a noi illuminati che abbiamo deciso di rinunciare alla TV di scaricare da siti come megaupload quanti files ci aggrada a velocità smodate (bhe, dipende pure dalla banda a disposizione, a voi cosa hanno promesso? 20 100 1000mila mega?)

Dicevamo…Lost?

 

fame?

 

Già la prima puntata racchiude in se gli ingredienti che ritroveremo in tutte le altre (più o meno un centinaio):

  • Un pugno di imprevisti;
  • una spruzzatina di enigmi;
  • uno spicchio di intrallazzi sentimentali;
  • una noce spaziotemporale;
  • il mostro.

JJ Abrams ha ben shackerato tutti questi elementi e, dopo il successo delle prime serie ne ha aggiunto un altro: il

  • brodo di dado

trasformando quella che inizialmente avevo trovato una geniale commistione tra thriller, sci-fi ed horror, in un sonnacchioso minestrone in cui i personaggi vengono e vanno, muoiono ma anche no, risorgono ma non sono gli stessi, si amano con riserva, fantasmeggiano, combattono, si riappacificano, si tradiscono, si perdonano, ecc. ecc.

In tutto ciò l’isola che vive di vita propria e mette protagonisti, coprotagonisti  e comparse di fronte a se stessi (vedi anche Solaris).

E così le puntate scorrono, una dietro l’altra; e mentre io sostengo che questo telefilm “è una cagata pazzesca (cit.)”, la mia compagna asserisce che “non capisco una mazza (cit.)”; ed è pur vera questa seconda affermazione, visto che mi ritrovo a chiederle in continuazione cosa stia succedendo, essendomi addormentato la volta precedente.

E nonostante tutto mi sorprendo a voler sapere che cosa accadrà nella puntata successiva, ed in quella dopo ancora, ed in quella dopo ancora ed in quell…ZZZ

Fino ad arrivare all’ultima puntata, e con essa  all’ultimo ingrediente: la

  • ciliegina mistica

che ci sembra dire “ricordati che devi morire“.

Mi gratto, prendo nota ma penso: “è una cagata pazzesca” (cit.) 🙂

Me le morsicate – nonrecensione su prodotti apple

Oggi è stato presentato l’iphone 4. Rabbrividiamo.

Brrrrrrrrrrrrrr!

Naturalmente “la Repubblica“, così radicalmente chic, ne canta le lodi qui e qui; come ha fatto lì o là con l’ipad, pratica tavoletta digitale che, con la giusta app downloaded dallo store, può diventare uno stilosissimo tagliere. [1]

A proposito dell’ipad;

un collega, conoscendo la mia passione per la tecnologia, dopo avermi parlato del suo macbook e della sua nuova TV a 42″ che arreda la camera da letto come uno specchio (sigh), mi ha rivelato di avere intenzione di acquistare un ipad.

Sul macbook niente da dire: eccessivamente costoso, ma è un buon prodotto. Alla descrizione estasiata della sbrilluzzicosa TV la mia faccia di bronzo è stata da manuale: è un aggeggio che non sopporto (più) e di cui faccio volentieri a meno (ne ho una in armadio che usa mia madre quando viene a fare da baby sitter al “mostricio”).

Sull’ipad non mi sono scomposto; gli ho chiesto: “che te ne fai?” ricevendo in risposta un balbettio che suonava più o meno così: bhe…uh, ci navigo e…uh…insomma sì.

Tornando all’ifono:

può una persona che tornerebbe volentieri al grigione

e che butterebbe il suo nokia MAccheNeSo.0 da 39 euro alle ortiche, scrivere una recensione sull’iphone?

No.

Grazie.

edit: http://attivissimo.blogspot.com/2010/06/iphone-4-in-arrivo-informazioni.html

riedit: http://attivissimo.blogspot.com/2010/07/iphone-4-custodia-gratis-per-tutti.html

[1] i link quo e qua relativi alle app, ve li risparmio 😛


enea papà

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