Capita di svegliarmi con la netta sensazione che ci sia qualche cosa di storto che mi stia aspettando dietro la soglia del dormiveglia. Oggi è successo così, ancora con gli occhi chiusi pensavo dentro di me di non voler svegliarmi, di restare lì accoccolato lasciando che passino i minuti e le ore. I giorni, fosse necessario.
Alla fine gli occhi li ho aperti e loro erano lì, sul mio lettone, troppo grande anche per un omone di quasi un metro e 90 come me; Stesi come due trichechi sulla spiaggia (ed io ero il terzo :P), Pancho e Vince (i miei gatazi) hanno percepito il mio ritorno alla vita ed hanno subito drizzato le orecchie, strappandomi quel sorriso che ti cambia la giornata.
Dopo le coccole di rito, ci siamo messi sulla finestra di casa, e lì si sono fatti pettinare fino allo sfinimento, ronfando e perdendo peli a più non posso.
Mi dispiace veramente tanto per le persone che, in questo periodo in cui il sole illumina la strada facendo ribollire il cemento non trovino di meglio, per assaporare l’estate, di andarsene lasciando al loro destino queste creature. Gli animali che, nella nostra vita cittadina, ci accompagnano mano nella zampa, non hanno mai avuto la possibilità di scegliere. Noi, i così detti padroni, decidiamo per loro.
In cambio loro ci danno tutto quello che solo un ottimo amico è capace di darti. E senza volere nulla in cambio.
Mi dispiace per queste persone. Mi dispiace perchè appartengono ad una categoria di bestie tra le più abbiette sulla faccia della terra. Mi dispiace perchè sono persone con cui non vorrei aver mai nulla a che fare. Mi dispiace perchè vorrei non esistessero, vorrei fossero cancellate dalla mano divina ( :S ) con una grossa gomma.
Come ogni anno usciranno a fine estate delle statistiche sull’abbandono e, chi ama gli animali, non potrà far altro che prendere atto, ancora una volta, della spropositata cattiveria umana.
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