Ieri sera mi sono sciroppato l’ultima puntata di LOST: dopo aver visto le prime cinque serie la scorsa estate, ho aspettato pazientemente la fine della sesta scaricandola poi grazie ai soliti blog warezzoni ed all’ausilio dell’impareggiabile jdownloader (io ho scaricato lo zip ma qui c’è una guida per installarlo su ubuntu usando un comodo repo ppa); quest’ultimo consigliatissimo programma, permette a noi illuminati che abbiamo deciso di rinunciare alla TV di scaricare da siti come megaupload quanti files ci aggrada a velocità smodate (bhe, dipende pure dalla banda a disposizione, a voi cosa hanno promesso? 20 100 1000mila mega?)
Dicevamo…Lost?
Già la prima puntata racchiude in se gli ingredienti che ritroveremo in tutte le altre (più o meno un centinaio):
- Un pugno di imprevisti;
- una spruzzatina di enigmi;
- uno spicchio di intrallazzi sentimentali;
- una noce spaziotemporale;
- il mostro.
JJ Abrams ha ben shackerato tutti questi elementi e, dopo il successo delle prime serie ne ha aggiunto un altro: il
- brodo di dado
trasformando quella che inizialmente avevo trovato una geniale commistione tra thriller, sci-fi ed horror, in un sonnacchioso minestrone in cui i personaggi vengono e vanno, muoiono ma anche no, risorgono ma non sono gli stessi, si amano con riserva, fantasmeggiano, combattono, si riappacificano, si tradiscono, si perdonano, ecc. ecc.
In tutto ciò l’isola che vive di vita propria e mette protagonisti, coprotagonisti e comparse di fronte a se stessi (vedi anche Solaris).
E così le puntate scorrono, una dietro l’altra; e mentre io sostengo che questo telefilm “è una cagata pazzesca (cit.)”, la mia compagna asserisce che “non capisco una mazza (cit.)”; ed è pur vera questa seconda affermazione, visto che mi ritrovo a chiederle in continuazione cosa stia succedendo, essendomi addormentato la volta precedente.
E nonostante tutto mi sorprendo a voler sapere che cosa accadrà nella puntata successiva, ed in quella dopo ancora, ed in quella dopo ancora ed in quell…ZZZ
Fino ad arrivare all’ultima puntata, e con essa all’ultimo ingrediente: la
- ciliegina mistica
che ci sembra dire “ricordati che devi morire“.
Mi gratto, prendo nota ma penso: “è una cagata pazzesca” (cit.) 🙂
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